Si è concluso il LABORATORIO MADONIE, un’occasione di dialogo e coprogettazione tra università, istituzioni locali e società civile sui temi dello spopolamento delle aree interne, dell’accoglienza dei migranti, della tutela ambientale, dello sviluppo rurale e
delle economie solidali. L’iniziativa si è rivolta a una platea eterogenea, composta da abitanti delle Madonie, realtà locali, studiosi e giovani studenti del corso in "Migration, Rights, Integration" dell'Università di Palermo (Seguiti dalle professoresse Clelia Bartoli, Morena Rizzo e Ludovica Bargellini). L’obiettivo è nstato quello di creare uno spazio di confronto interculturale e intergenerazionale per immaginare soluzioni sinergiche a sfide comuni e diverse. Presentato. giorno 13, lo stato dell’arte e offerti spunti per nutrire l’inventiva sociale, sono seguti dei tavoli di lavoro con diversi attori del territorio e non solo. I laboratori si sono avvalsi di diverse metodologie quali: il wolrd café, il teatro dell’oppresso e la permacultura di comunità. Quanto emerso dai laboratori è stato presentato nella giornata odierna alle istituzioni locali e ai dirigenti dell'assessorato della Famiglia, delle Politiche regionali e del lavoro affinché si potessero integrare con la nuova linea del Fondo Sociale Europeo che vedrà, nel nuovo bando, la partecipazione delle 11 aree intyerne siciliane al fine di co-progettare percorsi di inserimento e accoglienza di migranti in condizione di fragilità. Durante l'incontro sono emersi, anche grazie a tanti contributi qualificati, proposte per una coprogettazione più in linea con le esigenze del territorio e la necessità di attivare anche percorsi dedicati ai corridoi umanitari. Un momento altamente qualificante che ha visto il nostro comune come promotore di una riflessione complessiva sul tema anche coinvolgendo le esperienze già attive nelle altre municipalità madonite. Attraverso questo appuntamento e all'entusiasmo sincero dei tanti studenti provenienti da varie parti del mondo che hanno partecipato ai laboratori, iniziamo un percorso partecipato per ragionare sulle risorse in essere e sul futuro delle aree interne nel prossimo futuro. L'amministrazione ringrazia sentitamente l'Università di Palermo, le docenti e gli esperti coinvolti, l'assessorato regionale, l'Uncem Nazionale presente con il presidente Marco Bussone e tutte le istituzioni e realtà comprensoriali che hanno partecipato.
delle economie solidali. L’iniziativa si è rivolta a una platea eterogenea, composta da abitanti delle Madonie, realtà locali, studiosi e giovani studenti del corso in "Migration, Rights, Integration" dell'Università di Palermo (Seguiti dalle professoresse Clelia Bartoli, Morena Rizzo e Ludovica Bargellini). L’obiettivo è nstato quello di creare uno spazio di confronto interculturale e intergenerazionale per immaginare soluzioni sinergiche a sfide comuni e diverse. Presentato. giorno 13, lo stato dell’arte e offerti spunti per nutrire l’inventiva sociale, sono seguti dei tavoli di lavoro con diversi attori del territorio e non solo. I laboratori si sono avvalsi di diverse metodologie quali: il wolrd café, il teatro dell’oppresso e la permacultura di comunità. Quanto emerso dai laboratori è stato presentato nella giornata odierna alle istituzioni locali e ai dirigenti dell'assessorato della Famiglia, delle Politiche regionali e del lavoro affinché si potessero integrare con la nuova linea del Fondo Sociale Europeo che vedrà, nel nuovo bando, la partecipazione delle 11 aree intyerne siciliane al fine di co-progettare percorsi di inserimento e accoglienza di migranti in condizione di fragilità. Durante l'incontro sono emersi, anche grazie a tanti contributi qualificati, proposte per una coprogettazione più in linea con le esigenze del territorio e la necessità di attivare anche percorsi dedicati ai corridoi umanitari. Un momento altamente qualificante che ha visto il nostro comune come promotore di una riflessione complessiva sul tema anche coinvolgendo le esperienze già attive nelle altre municipalità madonite. Attraverso questo appuntamento e all'entusiasmo sincero dei tanti studenti provenienti da varie parti del mondo che hanno partecipato ai laboratori, iniziamo un percorso partecipato per ragionare sulle risorse in essere e sul futuro delle aree interne nel prossimo futuro. L'amministrazione ringrazia sentitamente l'Università di Palermo, le docenti e gli esperti coinvolti, l'assessorato regionale, l'Uncem Nazionale presente con il presidente Marco Bussone e tutte le istituzioni e realtà comprensoriali che hanno partecipato.